Questo dovrebbe essere un comunicato di solidarietà a Luciano Bruno, un attore ed autore straordinario, un giornalista coraggioso ed un compagno di battaglie. È stato aggredito qualche giorno fa a Librino mentre documentava, per l’ennesima volta, il degrado e l’abbandono di uno dei feudi più raccapriccianti della mafia Catanese: il palazzo di cemento. Luciano è stato avvicinato, minacciato con una pistola e picchiato. Erano in sei e lui era solo.
Però ne abbiamo abbastanza di comunicati di solidarietà che spesso servono solo a lavare l’alone dell’indifferenza dalle nostre coscienze. Oggi vogliamo rivolgerci direttamente a loro, agli sgherri, a quei sei ominicchi che ritengono di agire in nome dell’onore.
Forse voi immaginate di aver compiuto un’azione degna del vostro ruolo di soldati. Forse voi immaginate di essere più degni del resto dell’umanità perché state dalla parte dei forti. Ma in che cosa consiste esattamente il vostro onore? Nel puntare una pistola per fermare una macchina fotografica? Nel picchiare più forte chi usa la scrittura per raccontare, denunciare, cambiare le cose? Dove si trova la vostra dignità ? È dignità quella che voi proteggete con tanta spavalderia? È dignitoso che i vostri vicini,i vostri parenti, i vostri amici vivano dimenticati da tutto, ricattabili ed impauriti in quel quartiere, in quel palazzo? È dignitoso trattare l’uomo come la bestia? È dignitoso vendere ai politicanti da strapazzo il silenzio imposto col terrore, con disperazione ed in cambio dei pacchi di pasta che distribuite ad ogni tornata elettorale?
No. In tutto questo non c’è niente di degno né alcunché di onorevole. C’è solo vergogna, una vergogna costruita su decenni di incuria, silenzio e speculazione politica. In tutto questo ci sono le vostre coscienze serve che vi portano al banchetto di chi specula sulla vostra ignoranza, di chi vi impone di abbeverate i cavalli dei soliti noti cavalieri Catanesi.
Luciano ha il coraggio autentico della vita, del riscatto. Voi avete la vigliaccheria dei codardi, degli oppressori.
Alla vostra vigliaccheria, alla vostra mafia, al vostro servilismo, preferiamo Luciano, un Uomo, un Artista, un Compagno. Noi siamo Luciano, voi siete vergogna!